Alessandro Daniele ha 31 e in giro è conosciuto come Substrate perché, dice “credo di vivere nel sottostrato delle cose, la mia vita è caratterizzata da questo aspetto e anche dalla musica che faccio. Inoltre il nome SUBSTRATE deriva dal progetto che da anni ho in mente di realizzare: una cassa acustica che emetta solo frequenze infrasoniche, per intenderci dai 40 Hz in giù, allo scopo di manifestare la grande forza dell’onda sonora!”Che fai oltre suonare?
La mia professione è il sound engineer, la mia utopia la performance audio.

Da quanto tempo fai il dj?
Come dj ho cominciato ad avere rapporto col vinile tantissimi anni fa. Quando viaggiavo per rave party in giro per l’Italia e per l’ Europa, la mia passione era quella di comprare i vinili prodotti dalle tribe stesse. Da lì tutto ebbe inizio. Purtroppo però, per diverso tempo, la mia dedizione all’arte del djing si è fermata. Ed è stato proprio grazie al mio definitivo trasferimento in Sicilia e all’ispirazione che mi ha dato questa terra che questa passione si è risvegliata. Quindi ti posso rispondere che effettivamente sono solo 2 anni che suono coi dischi, ma un sacco di tempo che faccio il dj.

Produci musica?
Come musicista visto che sto lavorando col mio gruppo ad un progetto live drum’n’bass, ti posso dire che il computer diventa il mio primo strumento, caricato con un software audio dedicato alla sintesi modulare. E da qui che, grazie alla collaborazione di musicisti del calibro di Matteo Balcone, Sergio Montemagno, Yuri Argentino, per citarne alcuni, nasce la produzione. A proposito di questo, proprio in questo periodo, si sta concretizzando sempre più la linea del progetto che io e Soggiu abbiamo chiamato Drop Out Project, che intende appunto valorizzare, attraverso la drum’n’bass, anche l’aspetto strumentale di questo genere musicale, oltre a quello suonato coi dischi. Con questo principio si riesce ad evidenziare, grazie alla contaminazione di vari generi tra cui il funky e il jazz, l’hip hop, il raggae, il rock da cui la drum ‘n’ bass trae origine, lo stretto legame che intercorre tra questi generi e la musica elettronica.

Chi viene ad una tua serata che deve aspettarsi? hai un “genere”?
Ho comprato il mio primo cd drum ‘n’ bass quando avevo circa 16 anni. Andai col treno a Bologna al Disco d’oro, l’unico negozio che conoscevo che avesse questo genere, perchè volevo ascoltare quella musica a tutti i costi. Il cd era di Penny Black, ancora lo conservo. Comprai un cd e non un vinile per la praticità di ascoltarlo in qualsiasi momento. Lo consumai. Da quel momento la mia musica è stata quella, ho seguito eventi in tutta Europa, divagando certamente verso la tekno, che per anni mi ha accompagnato. Ed infatti il mio set drum’n’bass ha forti influenze tekno. Inoltre, avendo una grandissima passione per il jazz, mi piace spaziare verso quelle sonorità, in ambienti più tranquilli, e magari anche con l’interazione di qualche strumento acustico.

Un pezzo per il risveglio, uno per il giorno, uno per la notte
Ti posso dire quello con cui mi sono svegliato oggi, e cioè ‘Snake’ di Audio Bullys, quello che sto ascoltando ora e cioè ‘The Sleepless’ di Red Snapper e quello che suonerò stasera e cioè ‘Ignition’ di Spor

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