“Nella regione di Kamigata è diffuso una specie di cestino da pranzo intrecciato che si usa un solo giorno nelle passeggiate campestri. Al ritorno i gitanti se ne liberano calpestandolo. La fine è importante in tutte le cose. ” Ghost Dog
Sono, sono stati, “strani giorni” questi a cavallo tra il 2009, 2010. Si pensa sempre che ci debbano essere dei cambiamenti (per giunta, si scrivono i buoni propositi e si fanno pulizie generali), ma poi, in realtà, ogni anno non succede nulla. Quest’anno è diverso. Qualcosa è scivolata via. Non una cosa, ma qualcosa. Non riferito a qualcuno, ma a più qualcuno. Per cui, questo, è uno sguardo generale, non personale: su ciò che mi succede, ci succede.
Da più punti di vista, ho visto, ciò che probabilmente mi veniva difficile e scomodo vedere e ciò non riguarda solo me, per fortuna o sfortuna che sia. E’ la banalità quando affiora ha quel retrogusto acido che solo cibi avariati, ma dalla forma intatta non alterata, riescono a darti. La meraviglia e lo stupore sono sberle quando arrivano, così, quando meno te lo aspetti.
E poi? Poi però probabilmente ti rendi conto di essere realmente “diverso” e “migliore”, di chi ti sta intorno. E questo, vuoi o non vuoi, ti fa piacere.
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