Alto de Chavon si trova dalle parti di BayaHibe, vicino alla terza città della Repubblica Domenicana: La Romana. Siamo a est di Santo Domingo per intenderci. Da qui si domina il fiume Chavon, con le sue sponde verdi tripicali, le sue foreste. Il suo tortuoso muovimento è degno di nota. Qui il tempo sembra non scorrere, almeno nelle forme e nelle strutture. Alto de Chavon è una piccola comunità costruita negli anni sessanta/settanta da un gruppo di artisti. Molto a che vedere con un piccolo borgo mediavale nostrano. Ora è polo universitario artistico: disegno, moda, marketing. Qui ci vengono solo a studiare. Oppure, oppure c’è un anfiteatro (un po’ bruttarello) dove si fanno dei concerti, il custode ci elenca tutti i nomi degli ultimi ventanni, noi captiamo solo Pavarotti e qualche altro spagnolo. La zona è fortificata e ci si accede solo a piedi. Il posto è anche una attrazione turistica, dunque negozi, negozietti, bar e ristoranti: gli italiani non mancano mai!

Vicino c’è Casa del Campo, un mega resort che ingloba tutto. Il proprietario è anche proprietario dell’immensa aria in cui è locato Alto de Chavon e in cui si estende un campo da golf.
Contrasti: il mega resort, il campo da golf e Alto de Chavon, un migliaio di passi di sogno e di incanto. Ancora una volta, contrasti!

Higuei. Andiamo solo per visitare la famosa cattedrale. “E’ bella” ci dicono. “E’ la più importante” ci confermano. “C’è la madonna di Alta Grazia” ribadiscono. Ok, andiamo…
Non ho mai visto in vita mia, neanche in foto, una chiesa così brutta. Costruita da alcuni architetti francesci a metà del secolo: sfida la bruttezza del santuario delle lacrime a Siracusa. Molto, ma molto più cemento armato, molto ma molto più squallore. E poi, l’azzurro piscina che colora le parti in ferro sulla facciata è veramente qualcosa di squallido.
Inutilità architettonica&religiosa!