La formula è probabilmente nota e abusata: su un tappeto di suoni elettronici una voce femminile. A dover ridurre ai minimi termini di questo si tratta, ma fortunatamente non ci tocca “ridurre” e possiamo tranquillamente affermare che questo è proprio un gran bel disco. Che non ha delle pretese, ma che svolge il suo riuscendo ad imporsi proprio dentro i canoni in cui si muove: trip hop, dubstep, drum’n’bass. Sembra un disco “londinese” e di fatti, intorno a Suz, ruota un giro italiano con ramificazione (anche sonore) nella city. Le melodie e i suoni sintetici creano un agrodolce intrigante che ascolto dopo ascolto si sedimenta senza effetti collaterali.

http://www.myspace.com/shapeoffearandbravery