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Rockabilly made in Sicilia

Rockabilly made in Sicilia
29 Settembre 2009 Rocco Rossitto

Il ritorno dei catanesi Boppin’Kids

Un nostro disco in una versione con il vinile colorato e la copertina con un errore di stampa è stato venduto e acquistato su Ebay da un folle giapponese a 900 dollari. Devo aggiungere altro?”, chiede sorridendo Orazio Grillo. No, non siamo a Las Vegas o a Londra. I Boppin’n Kids sono una storica band rockabilly catanese. Niente Ciuri Ciuri o Vitti na Crozza, solo rock’nroll. A metà degli anni ottanta vennero fuori dalla cameretta del frontman Orazio Grillo che avevano più o meno quindici anni a testa e tante ore di Radio Esmeralda che alle falde del vulcano trasmetteva rock a più non posso. Concerti su concerti ovunque fosse possibile in città, una volta a settimana anche all’Empire, storica discoteca etnea. Poi, per caso, venne la Poligram. La major li scritturò e iniziarono le tournè in Italia e all’estero, fino al famosissimo Hemsby Festival di Londra tempio del rockabilly dove nessun altra band italiana ha mai suonato. Anche Renzo Arbore li volle per Quelli della notte. Tutto, però, finì agli inizi dei ’90. E poi? Nel 2008 Orazio Grillo apre una pagina sul famoso MySpace, myspace.com/officialboppinkids, e in poco tempo si accorge che i fan aumentano in Italia, in Europa, negli Stati Uniti e anche in Giappone. Dopo due settimane vengono invitati a suonare come headliners al Festival di Calella a Barcellona in Spagna. E’ il 26 giugno 2008 e i Boppin’Kid sono nuovamente on the road: Amburgo, Essen, Anversa, Alicante, Madrid, Dublino, Rotterdam. Lo scorso 6 febbraio è uscito in Italia e in Europa The Ultimate Worst of, una raccolta dei loro migliori brani. In questi giorni anche in America e Giappone dove esistono dei loro fun club e dove andranno questa estate in tournè. E a Los Angeles? La loro Fire in My Soul apre le serate rock’n’roll al Blues House di Dan Akroid.