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Dietro le quinte: Vicolo Franco Ruta – Il podcast

Dietro le quinte: Vicolo Franco Ruta – Il podcast
6 Agosto 2023 Rocco Rossitto

Sabato scorso abbiamo pubblicato su tutte le piattaforme audio VICOLO FRANCO RUTA – IL PODCAST. “Abbiamo” perché il podcast è prodotto dall’Antica Dolceria Bonajto di Modica ed è stato ideato e scritto da me che ne ho curato anche la regia. Il sound design e il montaggio sono a cura di Fabio Bruno. Qui voglio raccontarti un po’ di dietro le quinte, delle scelte fatte e del perché la mia voce, sul podcast, la sentirai solo nella sigla d’apertura e di chiusura.

Chi era Franco Ruta?

Se te lo sei chiesto, mi spiace darti subito una delusione: questo podcast non ti racconterà in maniera biografica chi era Franco Ruta. Questa è stata la prima scelta che ho fatto nella lavorazione di questo podcast. Non volevo dare alla sua figura una narrazione tradizionale. Volevo – di contro – restituire un profilo non definito della sua figura, perché è così che io ho conosciuto Franco Ruta. Attraverso ricordi ed aneddoti, attraverso ciò che gli altri hanno detto di lui. In verità io l’ho incontrato due o tre volte di persona (non ricordo esattamente) e questo nel podcast non c’è, volutamente.

La prima è stata quando per un lavoro mai portato a termine lo intervistai con un registratore la cui cassetta non sono mai più riuscito a trovare. E di questo non mi darò mai pace finché non la ritroverò. Mi raccontò della storia del cioccolato di Modica*, della sua famiglia, di una tradizione che nella sua città arrivò con la dominazione spagnola. Poi lo conobbi appena iniziai la collaborazione con l’Antica Dolceria Bonajuto grazie a Pierpaolo, il figlio. La prima cosa che feci fu quella di rifare il sito internet e ad una prima riunione di presentazione bozze portammo (con Claudio ed Emanuele) un “metro” di sito, perché stamparono in grande formato l’home page. Non ho ricordo della sua reazione, ma il lavoro procedette senza che però – purtroppo – lui riuscì a vederlo online.

Senza una voce narrante

Dopo aver deciso di non raccontare la vita di Franco Ruta, la seconda e più importante scelta è stata quella di eliminare la mia voce, di eliminare la voce narrante. I podcast che raccontano storie hanno quasi sempre una voce principale, l’host in gergo. Il punto di vista del narratore è quasi sempre in prima persona. È una scelta narrativa che serve a farti immedesimare, per farti sentire lì dove le cose stanno succedendo. Ma qui non stava succedendo nulla e io volevo scomparire del tutto, non volevo essere protagonista, volevo fare un passo indietro per lasciare spazio. Volevo sottrarre, levare il superfluo, utilizzare pochi ingredienti così come Franco Ruta ha fatto per il suo cioccolato. Levare, togliere, esserci senza farsi notare, un po’ come la carne nelle ‘mpanatigghi.

Un coro di voci

Lo spazio lasciato dal narratore assente non poteva che essere colmato dalla voce di chi Franco Ruta lo ha conosciuto, lo ha frequentato, ne è stato amico. Il podcast si sviluppa su una linea temporale fatta di ricordi e interazioni private, affinché diventassero patrimonio comune e facessero emergere – come detto – un ritratto non lineare, ma emotivo. Anche qui i nomi di chi parla non ci sono, non ci sono almeno mentre parlano. Alla fine di ogni puntata vengono però citati, in ordine di apparizione. Così il coro è un flusso in cui ogni voce è importante, sullo stesso livello. Tutte insieme, come nei cori, funzionano perché legate e qui quel legame è Franco Ruta.

Il montaggio e il suono

A Fabio Bruno, che di mestiere si occupa proprio di sound design e montaggio di podcast, ho chiesto un intervento del genere: tenere legati questi frammenti personali, unirli come unita è una memoria collettiva. La parte del suono, in un podcast, è evidentemente fondamentale per tenere alta l’attenzione, per richiamare il punto d’interesse, per mettere grassetti e corsivi, primi piani e contro campi.

Scrivere senza parole

Così ho scritto questo podcast lavorando sui tagli, su un filo invisibile, su un senso latente e non manifesto. Scrivere senza parole o meglio con solo le parole altrui. Per carità, non ho inventato nulla, sia chiaro. Due i riferimenti: Blob e Venticinque, un podcast musicale che mi piace moltissimo.

La voce di Franco Ruta

L’ultima scelta è stata quella di inserire la voce di Franco Ruta. Non ho avuto molti dubbi nel farlo: se da un lato non volevo un racconto lineare dall’altro ho trovato giusto iniziare ogni puntata con lui per creare un link emotivo e non narrativo con i racconti successivi che non hanno nessun legame se non appunto la memoria, come già detto.

Vicolo Franco Ruta si ascolta su tutte le piattaforme in cui regolarmente si ascoltano i podcast e qui trovi anche i link diretti se vuoi, oltre qualche altra info. La piattaforma però “eletta” è Spotify, con link diretto qui: https://bit.ly/45lHqYl


Ps.

  • L’Antica Dolceria Bonajuto è la più antica fabbrica di cioccolato in Sicilia. Produce il suo cioccolato (e non solo) a Modica da più di 150 anni;
  • *Dal 2018 la denominazione “Cioccolato di Modica” è esclusivamente riservata al prodotto IGP, Antica Dolceria Bonajuto dopo attenta riflessione ha deciso di non aderire al regime di controlli pertanto il cioccolato da loro prodotto non può più essere definito “di Modica”, e questo è un bel paradosso, no?
  • Se hai mai assaggiato un pezzetto di cioccolato di Modica (e non per forza di Bonajuto) Franco Ruta in qualche modo lo hai già conosciuto, senza saperlo;
  • Questo podcast non sarebbe esistito senza la volontà di Pierpaolo Ruta che, a fianco a suo padre Franco, ha lavorato giorno per giorno per oltre 20 anni e che ora continua ciò che insieme hanno creato, tramandando il lavoro dei loro avi;